MADONNA DEL TERREMOTO

Chiesa della Madonna del Terremoto, piazza Matilde di Canossa, Mantova.

A destra la casa di Ivana Ceresa.

titolo mariano eponimo:

Sororità della Madonna del Terremoto

venerata a Mantova (6 luglio)


testo fondante proprio:


Alla marchesa di Mantova Isabella d'Este Gonzaga

Illustrissima e cordialissima Madonna mia, cara nel prezioso sangue di Cristo, raccomando quella donna di Concordia a Vostra Eccellenza per quelle sue cose che aveva portate lì a Quistello, ma che sono state messe in nave e condotte qui a Mantova. Come essa disse alla Eccellenza Vostra ieri sera e secondo la supplica che essa dette con le sue proprie mani, prego per le viscere della pietà di Cristo che la Signoria Vostra si degni di farle dare sue cose che sono la sua dote; la povera ragazza versa così tante lacrime che muoverebbe i sassi a compassione. La Signoria Vostra perdoni se sono tediosa e sempre mi raccomando alla grazia e protezione di Vostra Signoria.

La serva indegna di Cristo e di Vostra Signoria Osanna Andreasi

con umile raccomandazione

Mantova, 5 luglio 1502

(traduzione in lingua corrente di Ivana Ceresa)

gemmazione:

6 agosto 2007


E' la Sororità "orante".

Territorialmente è legata alla città di Mantova


6 luglio 1693 - Tre forti scosse di terremoto si avvertirono in città e in tutta la provincia di Mantova.

La piccola chiesa di piazza Matilde di Canossa è dedicata alla Madonna del Terremoto, fu eretta nel luogo dove sulla facciata di una casa si trovava il dipinto murale raffigurante Maria SS. con Gesù Bambino tra le braccia, a sinistra e a destra sono rispettivamente san Rocco e san Giuseppe.

A questa immagine miracolosa si affidarono in preghiera alcuni fedeli, donne e uomini spaventati dalle scosse, che vennero così protetti tanto da non sentire più nemmeno la terra tremare sotto le loro ginocchia genuflesse.



... La pratica spirituale detta “Velatio”: durante la preghiera velata insegnataci dalla Fondatrice, un velo copre le nostre teste e i nostri volti. La vita interiore è fatta di paradossi, così ci veliamo per svelare a noi stesse la nostra vera natura. Ci copriamo nel silenzio per scoprirci esseri di luce.

6 agosto 2007 - Proclamazione della Sororità della “Madonna del Terremoto” . Se osserviamo con attenzione l’icona di questa Sororità, ci accorgiamo che essa riporta al centro l’immagine di un’altra icona molto famosa: la trascrizione dell’episodio evangelico della Trasfigurazione di Gesù sul monte Tabor (Mt. 17, 1-8; Mc. 9, 2-8; Lc. 9, 28-36). Mentre è in preghiera Gesù svela la sua gloria ai discepoli Pietro, Giovanni e Giacomo. Appare in conversazione tra Mosè ed Elia, muta d’aspetto manifestandosi come essere di pura luce bianca. Rende visibile la sua natura divina. La Trasfigurazione del Signore è anche tradizionalmente la Festa liturgica prediletta da donne e uomini che negli Ordini contemplativi o individualmente, guidati dallo Spirito, scelgono il primato della vita spirituale. L’icona della Sororità della Madonna del Terremoto racconta che questo gruppo di sorelle ha il carisma di essere “oranti”. Nella parte inferiore dell’icona alcune sorelle siedono infatti l’una accanto all’altra. C’è chi sorregge l’immagine della Trasfigurazione, c’è chi alza verso il cielo la Regola dell’Ordine, c’è chi porta sui capelli un velo bianco. Questo indumento leggero viene utilizzato per la pratica spirituale detta “Velatio”: durante la preghiera velata insegnataci dalla Fondatrice, un velo copre le nostre teste e i nostri volti. La vita interiore è fatta di paradossi, così ci veliamo per svelare a noi stesse la nostra vera natura. Ci copriamo nel silenzio per scoprirci esseri di luce.

L’art. 5 della nostra Regola ci invita a seguire l’esempio di Maria SS. Madre e Sorella, delle donne sante, madri e sorelle dell’Antico e Nuovo Testamento, della Chiesa universale e locale, dai tempi apostolici al presente. La nostra icona ci istruisce in tal senso: nella parte superiore risplende, tra l’oro e delle aureole e i colori sgargianti gli abiti, un coro di donne che ci guidano con il loro esempio. Al centro l’Incoronata, alla sua destra le donne del N. e dell’A. Testamento – Elisabetta, Maria Maddalena, Ruth, Ester, Miriam – alla sua sinistra le donne della Chiesa locale – Angela Merici, beata Osanna Andreasi, Paola Montaldi, Teresa Fardella, Ivana Ceresa.