FONDAMENTI

Relazione sororale

è l’invenzione simbolica del vincolo della Sororità, cioè un legame che unisce, in comunione d’amore, donne provenienti da ogni stato di vita, nel nome della differenza e della

Santa Ruah.

Non è determinato dall’amicizia, che può comunque scaturire, ma che si appella a Altro (Oltre, Divina Presenza, Invisibile Divino, Mistero); unite in un cammino umano e spirituale, vuole resistere a difficoltà e conflitti grazie alle direzioni indicate dalla Regola e all’amore reciproco cui essa rimanda

(v. art. 4 della Regola)


Differenza femminile

intesa come esodo dalla omologazione al maschile e smascheramento del sessismo e del patriarcato. Il pensiero della differenza, oltre che essere lo statuto filosofico più adeguato per capire la teologia femminista e la politica delle donne, è una pratica fondamentale dell’Ordine dato, che “il pensare, dire, desiderare è, ha da essere, sessuato".

Inoltre è la modalità con cui siamo chiamate a vivere la fede cristiana nella Chiesa.

(v. art. 1 della Regola )

Ordine simbolico

"amare e pensare Dio e il mondo al femminile vuol essere a buon diritto una regione dell’ordine simbolico delle donne, un suo impiantarsi e dispiegarsi autorevole e visibile nel Mondo e nella Chiesa".

Ciò che interessa ad Ivana Ceresa e all’Ordine della Sororità è "un modello di donne che produca ordine simbolico femminile infatti spesso noi donne manchiamo ancora dalla definizione simbolica della realtà. Ciò non vuol dire che non si debba perseguire la parità e pari opportunità con gli uomini, ma questo non basta per la nostra effettiva nascita al mondo e alla chiesa: occorre innanzitutto la nascita al mondo della differenza femminile e del suo simbolico”.


Dire Dio al femminile

per dirlo ci vuole desiderio nella sua totale originalità femminile così da rendere ogni donna soggetta del suo desiderio di fronte alle Scritture. Ivana diceva: ”io non voglio credere in Dio, amarlo e servirlo come un uomo, ma da donna e anche perché donna”.

L’obiettivo dunque "non è fare quello che fanno gli uomini o denigrarlo, ma è far nascere il modo delle donne di interpretare le scritture e viverle trasmettendo la fede in Cristo, per produrre un magistero femminile". Inoltre “non basta diventare prete per essere donne di Dio e della Chiesa. Bisogna cambiare occhi: diventare lo sguardo del desiderio femminile.

“Questo teologare-dire Dio al femminile” è un dire personale che si accresce con l’apporto di ogni sorella e diventa un dire comune, un teologare insieme negli incontri sororali.

Autorità

si intende il reciproco riconoscimento tra due o più donne che si danno sostegno in ordine al proprio desiderio di autorealizzazione.

L’icona che ne è simbolo è la Visitazione.

Essa è un dittico esemplare ed efficace della autorità femminile, che è una disparità, una asimmetria: una donna ne riconosce un’altra che la fa crescere, aumentare; l’atto del riconoscimento accettato è anche reciproca legittimazione. Facendo proprie le parole di Alessandra Bocchetti, Ivana riconosce che:

“l’autorità ce l’ha chi la riconosce: questa è l’autorità tra donne”. Un’autorità che facendosi disfa il potere


Sensibilità laica, ecumenica, interreligiosa e interculturale

il partire da se stesse, dalla propria esperienza di donna, è la modalità per avviare la ricerca del cambiamento e della trasformazione che porta all’incontro col proprio io interiore e con le altre donne. La trasformazione riguarda tutte le donne ed è invenzione politica, nel senso della politica delle donne. Per questo la Sororità è aperta ad accogliere tutte le donne in ricerca, animate da una dimensione spirituale, aperte al dialogo.

Genealogia femminile

tutto il pensiero di Ivana Ceresa e dell’Ordine si inserisce sulle orme di tante donne che in epoche lontane e recenti ci hanno precedute nel loro dire Dio secondo la differenza femminile: le matriarche, le donne dei Vangeli, le madri del deserto, le donne mistiche e le sante della tradizione cristiana e non, le beghine del Nord, le Povere Dame di Chiara d’Assisi, le sorelle di sant'Orsola, le teologhe femministe, le filosofe della differenza e tutte le donne che in ogni parte del mondo affermano e testimoniano la dignità della donna.

Ritrovarle è ritrovare la loro autorità, è produrre autorità femminile, allargata e trasmissibile.